martedì 27 ottobre 2009

Zucchine, melanzane, olive, peperoni e pomodori: un mix tra sottoli, agrodolce e salamoia

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Questa estate ho fatto il "donnino di casa": conserve di pomodoro sotto vetro, peperoni e melanzane in agrodolce, zucchine e pomodori secchi (seccati da me!) sottolio e di recente olive raccolte dal sottoscritto fatte sia in salamoia (in preparazione), sia sottolio. Tutto ciò è estremamente conveniente perché a fine agosto le cassette di pomodori hanno un prezzo molto basso, quindi ho fatto dei sughi sotto vetro in 3 varianti: al basilico, simil amatriciana, tonno capperi e olive.
Anche le verdure di stagine hanno un ottimo prezzo, quindi non ho esitato a preparare zucchine sottolio, melanzane in agrodolce e i pomodori seccati in balcone.

Non ancora soddisfatto, di recente sono andato in un giardinetto comunale sopra casa, dove sono presenti svariati ulivi. Munito di busta e sotto lo sguardo di varie nonne (rompiscatole!) che portano il cane a fare i loro bisogni, mi sono messo a raccogliere in 2 round circa 4 kg di olive che ho preparato in 2 varietà: sottolio e in salamoia (cliccate sopra le parole per aprire le relative pagine). Le ricette di queste ultime le ho reperite sul mitico forum di cookaround, fonte di grande ispirazione per il sottoscritto.
Ho deciso di non riportare le foto passo passo dei procedimenti perché le ricette non sono mie e poi avrei fatto una replica di una procedura già descritta benissimo dai relativi autori.
Riguardo le olive in salamoia non posso dire nulla perché sono a metà procedimento, però posso tranquillamente dichiarare che quelle verdi schiacciate erano già deliziose prima di metterle sottolio. Poi volete mettere la soddisfazione di raccogliere i frutti con le vostre mani, frutti che sono senza ogm, totalmente biologici, senza pesticidi e schifezze varie? E poi il gusto, il colore vero, la soddisfazione di aver preparato tutto da soli... non ha veramente prezzo. L'unico inconveniente è il tempo, perché per preparare queste delizie occorre pazienza, organizzazione e un bel po' di barattoli riciclati. Qua sotto c'è un'orrenda foto rappresentativa dei vari sottoli e verdure in agrodolce.



Mi dispiace di non aver fatto foto della preparazione delle conserve, purtroppo questa estate non avevo ancora una macchina fotografica e adesso... beh... c'è rimasto ben poco da fotografare ^_^

sabato 24 ottobre 2009

Ultima novità: contributi per il blog

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domenica 11 ottobre 2009

Cozze in padella: leggere, semplici e buone

Finalmente sono di nuovo in possesso di una macchina fotografica e dopo un periodo di latitanza torno con una ricetta semplice semplice ma buona buona, ossia le cozze in padella, piatto di semplice preparazione e dal basso costo.
Sono stato al supermercato di fiducia e ho visto una retina di questi molluschi dall'aspetto invitante, ovviamente non ho resistito. Durante l'acquisto ho chiesto all'addetta della pescheria di farmele pulire in centrifuga, in modo da rendere tale compito più semplice una volta a casa. Le cozze andranno controllate una ad una per rimuovere le incrostazioni, le barbette e per gettare quelle morte, cosa molto importante! Per la pulizia vi segnalo un paio di link:

Link 1 - Link 2


Queste sono le cozze pronte per essere cucinate una volta pulite e state un paio d'ore in acqua salata.




Io per i molluschi prediligo sapori "basilari", in questo caso ho utilizzato aglio, prezzemolo, pomodoro, pepe, peperoncino, vino bianco e sale. Ovviamente potete scegliere quello che più vi piace, sono buone anche col solo vino. Interessante è l'impiego del sedano come ho avuto modo di provare a Bruxelles, un tocco accessorio che a mio parere dona molto.




In questo caso ho messo tutti gli ingredienti a crudo, senza stare a tritare il tutto. Ho aggiunto un filo d'olio e ho coperto la padella una volta formatosi il sughetto.





Quando questo si è asciugato ho aggiunto le cozze e un po' di vino bianco, ho coperto di nuovo e lasciato cuocere per un paio di minuti, mescolando una volta i molluschi e ottenendo così una bella padellata come questa qua sotto.




Con questo ben di Dio potete fare di tutto: mangiare direttamente dalla padella, buttare il tutto in un bel piatto di spaghetti da far mantecare con il sughetto delle cozze, fare un risotto... l'importante è mangiarle, perché sono tanto buone!

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domenica 14 giugno 2009

Pasta al sugo di peperoni

E' quasi estate, fuori fa un caldo cane, in casa non gira un filo d'aria e io ho un mal di schiena da guinnes che mi perseguita da più di una settimana. Apro il frigo: un peperone che implora pietà, cipolla, insalata, pomodori e... basta :-(
Dopo aver ragionato e "googlato" qualche minuto direttamente dalla serie "non mi arrendo" decido di farmi un piatto di pasta con quel che c'è, ossia quasi niente.

Veniamo ai ricchi ingredienti della giornata: un peperone, una cipolla rossa (bianca sarebbe stata più adatta), latte, sale, pepe e paprika.



Per prima cosa ho lavato le verdure, tagliata la cipolla e messa in padella con pochissimo olio.



Mentre il fuoco faceva il suo compito ho tagliato anche il peperone a listarelle, avendo cura di eliminare i semi interni e le parti bianche. Una volta che la cipolla si è appassita ho aggiunto appunto il peperone.



A fiamma vivace ho fatto cuocere bene bene il tutto, girando quando necessario con un mestolo di legno per evitare bruciacchiature e sapori sgradevoli.



Cotti peperone e cipolla ho aggiunto sale, pepe, paprika e infine il latte.



Sempre a fiamma vivace ho fatto ridurre i liquidi, girando spesso il tutto per evitare i grumi del latte (cosa che non sono riuscito a fare), ottenendo questa pappetta poco invitante.



Infine ho versato il tutto in un dosatore e ho frullato con il frullatore a immersione, incredibilmente senza schizzare per tutta la cucina (e facendo sparire i grumi ^_^)



Nel frattempo avevo messo a cuocere un po' di pasta, che ho poi scolato e condito con questo sugo vegetale. La presentazione non sarà bella, ho messo troppo sugo e le tagliatelle sarebbero state molto più adatte, però è venuto buono. A mio parere un pizzico di Parmigiano ci stava bene, averlo avuto...





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martedì 19 maggio 2009

Ristorante Pizzeria "Caribia 2" a Follonica



Finalmente un week end al mare con un po' di sole e pure qualche bagno. Ma si sa, le mie ferie non sono tali senza una bella mangiata, nonostante il caldo si sia fatto sentire.
A Follonica ero già stato a cenare al "Caribia 2", ristorante pizzeria napoletana scoperto per caso durante una sera di un padio di anni fa in cui ero stato colpito da una voglia irrefrenabile di pizza. Siamo andati in 3 di sabato sera, pertanto ho dovuto prenotare nonostante fossimo in maggio.
Il locale non è molto grande, non contiene più di 15 tavoli. All'ingresso sulla destra è situato il bar, di fronte alla porta il forno a legna e nel restante spazio i tavoli. La cucina si trova in un altro ambiente, così come il bagno.
Una volta seduti e guardato il menu, abbiamo ordinato in fretta e furia prima che lo facesse una tavolata di 15 persone, altrimenti avremmo mangiato chissà quando. Io, unico a volere l'antipasto, ho gustato un ottimo soughè (così è scritto sul menu!) di cozze: porzione abbondante, pesce pulito, totale assenza di sabbia e un ottimo sugo piccante di pomodoro fresco che non ha resistito alla mia scarpetta. Particolare interessante è il pane, che credo sia fatto da loro.
Proseguendo abbiamo ordinato tutti quanti una pizza a testa perché credo che sia il piatto forte del locale. A mio parere la pietanza è di alto livello, veramente ben realizzata. Il fatto curioso è che il pizzaiolo in realtà è una bravissima pizzaiola e che indubbiamente sa il fatto suo: io sono stato vari minuti a guardarla mentre con una tecnica a me sconosciuta stendeva con violenza i panielli, facendoli schioccare sul piano in marmo.
Riguardo la pizza è di tipo napoletano e per quanto possa saperne io è tranquillamente paragonabile a quella ho potuto gustare nel capoluogo campano.
Parlando invece del servizio c'è stato un piccolo disguido dovuto al pienone del locale. La cameriera, gentilissima, ci ha fatto morire di sete: al momento dell'ordine abbiamo chiesto una bottiglia d'acqua e una birra (chissà per chi...), poi, si sa, la pizza fa venire sete e per ben 3 volte abbiamo chiesto ancora da bere senza esito positivo, perché ogni volta si scordava di noi :-D
Non ancora sazi abbiamo preso in 2 un bel saltimbocca con melanzane, salsiccia e mozzerella. Avremmo preferito la provola, purtroppo non la usano.
Per concludere la serata abbiamo preso un dolce a testa, ossia 1 fetta di pastiera (anche se non è stagione) e 2 babà ripieni di panna. La prima secondo me era troppo forte di sapore, con una prevalenza di arancia candita molto aggressiva. Non dico che fosse cattiva, eh! Peccato, perché l'ultima volta che l'avevo presa era veramente strepitosa. Discorso invece diverso per il babà, tutto sommato buono anche se neanche lontano parente di quello che ho assaggiato a Napoli.

In conclusione consiglio vivamente di andare a mangiare al Caribia 2: le pizze sono ottime e anche il pesce è freschissimo. Inoltre i prezzi sono molto interessanti: €6.5 per il soughé, una margherita 4€ e tutto il resto nella media. I dolci, fatti da loro, sono un po' cari: €4.5 per la pastiera e €4 per il babà.
Mi dispiace di non poter pubblicare foto, purtroppo non ne ho avuto la possibilità. Magari in futuro le aggiungo.

Ambiente: 6/10 - Il locale è semplice, pulito e ovviamente corredato da foto di Totò, Troisi & co. Sarebbe da sistemare un po' l'unico bagno che non è il massimo, ma è una considerazione detta così per dire qualcosa

Servizio: 7/10 - La ragazza, che credo sia la figlia del padrone, è stata veramente cortese disponibile e simpatica. Purtroppo mancava del personale e di sabato si sa, c'è sempre casino. Abbiamo subìto un po' di ritardi e soprattutto abbiamo sofferto la sete, però la perdoniamo ^_^

Pietanze: 9/10 - Pesce fresco, pizze ottime, dolci fatti a mano. Può bastare così.

Prezzo: 8/10 - €53 per 1 antipasto, 3 pizze, 1 saltimbocca, 1 birra media, 1 e ribadisco 1 bottiglia d'acqua, 3 dolci e 2 caffè. Peccato che i babà e la pastiera costino troppo, altrimenti il voto sarebbe stato ancora più alto. Magari la prossima volta mangiamo un gelato per strada.

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martedì 12 maggio 2009

Il latte crudo a Siena

Incredibilmente sono resuscitato. Avevo avuto l'idea di abbandonare il blog, poi varie persone mi hanno esortato a continuare perché evidentemente il mio diario culinario è piaciuto, quindi... nuova recensione!!! :-D

Oggi non parlo né di ricette, né di cibo in senso stretto, né di locali, bensì del latte.
Da qualche tempo in Italia è finalmente possibile acquistare il latte crudo, ossia non pastorizzato. I vantaggi sono molti: la bevanda subisce pochissimi trattamenti (credo solo la filtrazione), non viene scremata e soprattutto è buonissima! Ma come funziona? Qua a Siena una signora viene in giro per le strade il martedì e il venerdì con il suo camioncino e al costo di 1€ potete acquistare 1 litro di latte, quindi tutto molto semplice. Il serbatoio di distribuzione viene riempito giornalmente con latte fresco appena munto e per legge non può essere venduto il giorno successivo. Ovviamente ci sono dei piccoli svantaggi: prima di tutto è necessario ricordare che il latte crudo deve essere bollito! Nessuno vi vieta di non farlo, però se poi vi prendete qualche brutta malattia sono fatti vostri! Io per esempio appena lo compro,lo metto subito in pentola, lo lascio poi raffreddare e infine lo metto nella sua bottiglia in frigorifero, così è subito pronto per i successivi utilizzi.
Probabilmente vi chiederete: "Ma se il latte va bollito, non vale la pena acquistarlo pastorizzato al supermercato?" "Col piffero" vi dico io! Pensate ai vantaggi: il latte non viene trasportato per centinaia di chilometri, avete un prodotto di provenienza locale e quindi potete anche fare conoscenza delle mucche, ma soprattutto avete una bevanda munta da poche ore e non è una cosa da poco. Infine il gusto è tutta un'altra cosa, credetemi.

Per chi fosse interessato questo è il calendario con gli orari. Ricordate che passa solo il martedì e venerdì, escluso il 2° e 4° venerdì del mese perché la distribuzione avviene in Piazza del Mercato fino alle 18, pi alle 18.20 Centro Civico di S. Miniato e infine alle 18.40 davanti alla Coop

7.30 Piazzetta Ovile, 7.45 Piazza dell'Abbadia, 7.55 Piazza della Stufa Secca, 8.05 Palazzo Chigi, 8.25 Via Aretina c/o farmacia, 9.00 Piazza S. Spirito, 9.20 Piazza del Mercato, 9.50 Servi al bivio di Via delle Cantine, 10.15 Valli al bivio di Via Folcacchieri, 10.30 via della Fornace Vecchia alla Coroncina, 10.45 circolo della Coroncina, 11.10 Isola d'Arbia, 11.40 Circoscrizione Taverne d'Arbia, 12.10 Arbia, 12.35 Casetta
15.15 Colonna San Marco, 15.35 Pian dei Mantellini, 15.45 circoscrizione in Via S.Marco, 16.00 Piazza S. Agostino, 16.45 Veterinario ai Cappuccini, 17.00 circoscrizione Acqua Calda, 17.15 via delle Province, 17.35 Vico Alto davanti al corniciaio, 18.00 centro civico San Miniato, 18.25 Coop San Miniato
Se volete contattare la signora che vende il latte questo è il numero: 335 1383964
Se volete invece visionare la scarna pagina web dell'azienda, cliccate su questo link: http://www.quilatte.it/siena/

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