lunedì 10 dicembre 2007

Piceria Ristorante La Grotta del Borgo a Lucignano d'Arbia




ATTENZIONE: sono stato contattato dal genilissimo direttore del locale, comunicandomi che è stata rinnovata totalmente la gestione del ristorante. Pertanto questa recensione non è da considerarsi più valida ed attuale. Quando farò nuovamente visita al locale scriverò le mie recensioni. Per maggiori dettagli guardate il suo commento.


Ascoltando Radio Siena sento la pubblicità di una Piceria a Lucignano d'Arbia, vecchio borgo a 15 chilometri da Siena. La pubblicità parla di questo ristorante che offre pici fatti a mano in 100 salse diverse. Dopo aver passato un piacevole pomeriggio a Montalcino a bere Brunello al bar "La Fortezza" di Rossano di cui sicuramente un giorno vi parlerò, decidiamo di fare cena in questo nuovo locale. Una volta dentro ci accomodiamo al nostro tavolo e decidiamo cosa mangiare. Apro il menu smanioso di leggere la vasta scelta di pici fatti a mano... stocazzo!!! La scelta non supera i 5/6 condimenti e i prezzi non sono per niente bassi. I secondi non li ho neanche presi in considerazione per l'elevato prezzo e per la scarsa scelta. Ordiniamo pici ai porcini con aroma di tartufo e pici gialli. Da bere un litro di rosso della casa sfuso a ben €10 e acqua naturale. Porca miseria, possibile che a 2 passi dal Chianti un litro di vino locale venga proposto a questo prezzo quando nella maggior parte dei posti viene venduto a metà se non meno?
Nell'attesa ci portano gentilmente 3 bruschettine all'olio nuovo che abbiamo molto gradito. Dopo qualche minuto arrivano i nostri pici: le porzioni sono giuste ma la qualità lascia molto a desiderare. Quelli ai porcini presentavano dei funghi molto abbronzati (leggi grigliati abbondantemente al limite della bruciatura) e il tartufo... quale tartufo??? Già nel menu si parlava di "aroma di tartufo", ma ho l'impressione che sia rimasto in cucina. Ancora peggio i pici gialli, ovvero pancetta, gorgonzola, zafferano e olio: prendete la pasta, mettetela nel piatto e versate una smodata quantità di olio a crudo fino a far scomparire la ceramica. Una pesantezza indimenticabile.
Non ci sono dubbi, non tornerò mai più in questo locale. I prezzi sono alti, i pici se sono fatti a mano sono penosi e il condimento è pessimo.

Voglio solo aggiungere che il mio è un giudizio personale e si basa su una sola visita. Non ho nulla contro i gestori o il ristorante in sé. Se qualcuno farà visita alla Grotta del Borgo mi lasci un commento per sapere cosa ne pensa, cosa gradita per ogni altro locale da me recensito.

Ambiente: 5/10 - Rinnovato di recente ma poco accogliente, direi nudo. Belli i bagni.

Servizio: 8/10 - Camerieri gentili. Finita l'acqua ne hanno subito portata dell'altra senza chiedere.

Pietanze: 2/10 - Mai mangiato così male. Unto e bruciacchiato sono i padroni. Inoltre la scelta è ben diversa da quel che dice la pubblicità.

Prezzo: 4/10 - Troppo cari, soprattutto perché abbiamo mangiato di merda! Inoltre 2€ di coperto per una tovaglietta di carta, posate e bicchieri è un furto. In totale abbiamo speso €44.

Ho pensato di inserire dei piccoli banner per prendere qualche spicciolo, come contributo per il mio impegno nella redazione del blog. Non tempesterò le pagine con le pubblicità, in quanto veramente fastidiose. Le troverete solamente tra la fine del post e i commenti.
Non posso dirvi di cliccare sui banner perché è vietato dal regolamento; quindi se volete darmi una mano dovete farlo di vostra spontanea volontà e per vostro interesse... grazie mille!

Osteria Bottega dell'Abate




La Bottega dell'Abate, osteria/ristorante, è vicinina a Castellina Scalo, a pochissimi chilometri dalla più nota Castellina in Chianti, in cui è impossibile per uno squattrinato come me fare cena poiché i locali hanno costi proibitivi (anche se il Ristorante "La Torre" meriterebbe una visitina...).
Trovare la Bottega dell'Abate è impossibile: non c'è un cartello, un'indicazione, una luce identificativa. Solo entrati nel cancello appare l'insegna, che al buio ovviamente è praticamente impossibile vedere.
Esternamente il locale si presenta molto bene: un vecchio casolare messo a nuovo fa la sua figura nel piccolo piazzale. Complimenti a chi ha fatto i lavori e a chi ha avuto l'idea di aprire un'attività in questa costruzione! Tutta questa perfezione mi ha fatto venire il dubbio che l'osteria fosse molto cara; nonostante ciò entriamo (eravamo in 3) con qualche sospetto. I tavoli sono pochi, in totale 30 posti o poco più anche se probabilmente d'estate i posti aumentano. I muri, tinteggiati di un color giallo ocra stile spatolato, sono illuminati da alcuni faretti. I tavoli, in legno massello, sono di varie misure: da 2 posti fino a uno molto più capiente. Le tovaglie non esistono, ma vengono usate le più pratiche tovagliette in carta gialla che adesso vanno molto di moda. Carina l'idea di usare bicchieri, piatti e brocche in terracotta. Al centro della sala c'è un bel bancone in marmo dietro a cui "abita" il cameriere. La cucina si trova in un locale adiacente.
Al nostro arrivo tutti i tavoli erano occupati e il cameriere ci ha fatto accomodare in quello grande insieme ad altre persone... e questo mi è piaciuto molto! Il menu non è ricchissimo ma presenta pietanze molto interessanti, in particolare i secondi. Venendo al nostro ordine, io solo soletto ho preso l'antipasto, ovvero un tris di bruschette miste: una all'olio nuovo, un'altra ai funghi e infine una con i fagioli. Quest'ultima non mi ha entusiasmato (il connubio non mi sembra tanto adatto), mentre le altre due erano semplici ma meritevoli, grazie anche a un pane adattissimo alla tostatura.
Veniamo ai primi: la mia ragazza ha scelto i tortelloni maremmani ricotta e spinaci conditi con salsa al tartufo. La porzione poteva essere un po' più abbondante ma sono stati letteralmente spazzolati via in un minuto. Alessandro ha optato per i classici pici cacio e pepe: io non gli ho assaggiati ma il fatto che non abbia mai alzato lo sguardo da quel piattone e che ogni 10 secondi sentivo un "mmmhhhh" testimonia il gradimento del mio amico. Io invece ho fatto bingo: tagliolini ai porcini. Il condimento non era molto gustoso, ma i tagliolini erano divini. Morbidi, cotti bene e in quantità industriale. Erano tanti, ma così tanti che anche io mi sono spaventato. Ovviamente gli ho finiti. La prossima volta li riprendo di sicuro, chiedendo però come condimento un bel ragù di carne oppure il tartufo.
Scegliere i secondi non è stata cosa facile perché tutto avrebbe meritato un assaggio: niente scaloppine, tagliate alla rucola e parmigiano o altre cose "banali", bensì ricette un po' alla vecchia miniera con un tocco di Toscana. Abbiamo ordinato stracotto al chianti, tasca di vitellone con ripieno di cinta senese e polpette con un nome strano che sinceramente non ricordo. Quest'ultime non hanno entusiasmato nessuno. Non dico che non fossero buone, però si trattava di ordinarie polpette al prezzemolo cotte nel pomodoro. Ben differente invece il discorso degli altri piatti: lo stracotto, forse un po' troppo forte di sapore di rosmarino, era morbidissimo, si scioglieva in bocca. Idem per il vitellone che probabilmente merita il primo posto: grande ricetta!
Come contorni patate sabbiose (ovvero patate cotte al forno con briciole fritte) e cipolline caramellate che a me proprio non sono piaciute. Infine abbiamo ordinato un assaggio di misto di dolci accompagnato da un buon vinsanto. C'erano castagnaccio, torta con la marmellata di albicocche, torta al cioccolato, cantuccini fatti a mano e una incredibile torta di mele, mai mangiata una cosa del genere, veramente indescrivibile da quanto era buona. Da bere acqua e un litro di vino rosso. Spesa totale €24 a capoccia.
Da sottolineare la gentilezza e la simpatia dello staff del locale, in particolare il giovane cameriere (proprietario?) a cui abbiamo rotto le scatole alle 21.30 di sera che si è messo a guardare con noi i libri della campagna Toscana a disposizione dei clienti.

Ambiente: 9/10 - Molto molto molto carino e ben curato.

Servizio: 9/10 - Gentili e simpatici.

Pietanze: 8/10 - Non tutto mi è piaciuto, ma se si sceglie bene è una goduria.

Prezzo: 8/10 - La spesa non è eccessiva, anche se un prezzo del genere è più facile trovarlo in centro a Siena

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